Materiali per l’architettura: tra Natura e Artificio

Dettagli
Obiettivi del corso:
- Parteciperai a percorso di conoscenza delle qualità, dei requisiti e delle prestazioni dei materiali per la progettazione, superando pregiudizi e stereotipi
- Ti avvicinerai ad alcuni dei prodotti recentemente immessi sul mercato
- Esplorerai inediti scenari di impiego dei materiali di consolidata presenza
- Sarai stimolato all’esplorazione tecnologica e sensoriale dei materiali, la conoscenza delle tecniche di lavorazione e degli strumenti per trasformarli
- Costruirai una consapevolezza critica del mondo della tecnologia dei materiali affinché ogni azione progettuale, dall’ideazione alla realizzazione sino allo smaltimento, consideri l’intero “costo ecologico” del nuovo manufatto creato in relazione alle limitate risorse del pianeta
- Comprenderai la regola delle 3 R: ridurre, riciclare, riutilizzare
A chi è rivolto:
- Architetti
- Interior designer
- Studenti di architettura o design
- Ingegneri
- Geometri
Informazioni:
Se desideri approfondire le nuovissime tendenze su materiali eco sostenibili per la tua progettazione e diventare più consapevole sui materiali architettonici di ultima generazione, questo corso fa al caso tuo.
Descrizione:
Con questo percorso intendiamo attivare un itinerario di conoscenza delle qualità, dei requisiti e delle prestazioni dei materiali per la progettazione.
Includeremo l’esplorazione tecnologica e sensoriale dei materiali, la conoscenza delle tecniche di lavorazione e degli strumenti per trasformarli.
Attraverso l’analisi metodologica dei principali processi di lavorazione dei materiali legati all’architettura e al design, cercheremo di costruire una consapevolezza critica del mondo della tecnologia dei materiali affinché ogni azione progettuale, dall’ideazione alla realizzazione fino allo smaltimento, consideri l’intero “costo ecologico” del nuovo manufatto in relazione alle limitate risorse del pianeta.
Temi trattati:
- Natura, Tradizione, Ingegnerizzazione: Legno&Bio-materiali
- La Natura Addomesticata e Smart: Metallo&Vetro
- Artificio Sostenibile: Polimeri&Compositi
- Tra Natura e Artificio: Green technology
Che cosa include:
- Dispensa e bibliografia del docente
- Certificazione Miur con valore curricolare (ove richiesta)
Il pagamento della quota è richiesto in forma unica. La quota sarà rimborsabile solo in caso di non avvio del corso per mancanza raggiungimento del numero: min. 5 iscritti – max. 16 iscritti.


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Syllabus
I incontro
Natura, Tradizione, Ingegnerizzazione: Legno&Bio-materiali
Da sempre la natura ha costituito per l’uomo un importante riferimento formale e funzionale. I Greci individuarono negli organismi naturali un modello di perfezione e di armonia; molti dei più importanti progressi tecnologici derivano dall’osservazione attenta dei fenomeni naturali: la biomimesi è un chiaro esempio di come la natura venga considerata una fonte di ispirazione diretta. Architettura e natura sono da sempre interagenti, al punto da creare sodalizi in grado di migliorare la qualità di vita dell’uomo. Oggi più che mai l’architettura considera il mondo naturale e i materiali naturali come modelli per la progettazione degli edifici, i soli in grado di suggerire esempi di economicità, efficacia e sostenibilità. I materiali della tradizione costruttiva e di derivazione naturale hanno però subìto una mutazione tecnologica che ne ha potenziato le caratteristiche intrinseche. Il tutto senza dimenticarne le origini, ciò che ne ha reso possibile l’utilizzo anche in ambito strutturale, vedi ad esempio l’XLAM (pannelli in legno massiccio a strati incrociati) e il legno microlamellare. Ma i materiali bio-based come la canapa, la fibra di legno, i rivestimenti di facciata, i pannelli in lana di roccia o il bambù per i pavimenti sono utilizzati anche come isolanti termici e acustici.
II incontro
La Natura Addomesticata e Smart: Metallo&Vetro
Sinonimo di resistenza e durabilità, il mondo dei metalli per l’architettura si è largamente ampliato e la loro forza espressiva risiede principalmente nelle tecniche di lavorazione a cui possono essere sottoposti. I metalli, data la loro riciclabilità, presentano tutti una vocazione sostenibile e hanno possibilità espressive infinite, esattamente come i prodotti vetrosi. Questi ultimi sono sistemi sempre più specializzati che inglobano una molteplicità di funzioni; un esempio sono i vetri isolanti, resistenti al fuoco o autopulenti, fino ad arrivare alle varianti totalmente ingegnerizzate e smart, come i vetri fotocromatici.
III incontro
Artificio Sostenibile: Polimeri&Compositi
I polimeri, accomunati da un comportamento solido-fluido, hanno una versatilità tale da renderli ormai presenti in quasi tutti i settori della vita umana. Sono i materiali artificiali per eccellenza, con grande possibilità espressiva e tecnologica, riciclabili e spesso utilizzati in ibridazione con altri materiali, anche per ottenere prodotti compositi a matrice polimerica. Il loro impiego in edilizia è facilitato e supportato da un minor fabbisogno energetico per la produzione, per il trasporto, per il loro potere isolante e per la loro possibilità di riciclo.
IV incontro
Tra Natura e Artificio: Green technology
La natura fornisce un contributo fondamentale nel soddisfare i bisogni primari dell’uomo; le piante, in particolare, giocano un ruolo importante nel progetto architettonico. La diffusione del verde pensile e parietale ne è un esempio, dal momento che la maggior minaccia per l’ambiente naturale sta diventando l’espansione della superficie urbana. Le nostre città sono sempre più densamente costruite, con eccessivo consumo di suolo e sempre più frequenti sono i fenomeni delle “isole di calore”. Una possibile risposta alla mitigazione del microclima urbano possono certamente essere i “green walls” o “pareti verdi”. Lo sviluppo del verde verticale sembra aprirsi alla condivisione di un mutamento politico e culturale dove la natura è in grado di suggerire una chiara risposta alle più impellenti richieste ecologiche. La protagonista del verde verticale è la vegetazione che diventa uno dei tanti materiali di cui l’architetto dispone e assume la funzione di dispositivo utile per dialogare con gli abitanti e con l’ambiente. Non solo, i vegetali che ricoprono l’edificio fungono da camouflage, da mimetismo ambientale; oppure, secondo ragioni più funzionali, da strumento di mitigazione ambientale, riqualificazione estetica, comfort o benessere termo-igrometrico.