Green design e biofilia applicata: Good-living in L.A.

Continuiamo la nostra rassegna dedicata agli esempi virtuosi di realizzazioni architettoniche progettate e costruite secondo i princìpi della biofilia e della psicologia sociale: questa volta ci spostiamo negli States, a Los Angeles, al Second Home Holland Park.

Nel 2019 lo Studio di Architettura Selgascano progetta e fa realizzare il recupero di un’area di 8.436 mq adibita originariamente a edificio commerciale con uffici e relativa area di parcheggio a vista; questa parte faceva a sua volta da soffitto ad un equivalente parcheggio sotterraneo.

L’area comprende anche un altro edificio-campus realizzato in stile neocoloniale nel 1964 da Paul Williams, primo architetto afroamericano; questo edificio è stato preservato e valorizzato proprio per la sua storicità.

L’intervento realizzato dallo Studio Selgascano è stato radicale ed innovativo: si trattava di ricavare nuovi uffici dalla demolizione dell’edificio commerciale dotandolo di servizi comuni con l’altro campus: una caffetteria, un bar, un ristorante, una sala eventi e conferenze, delle aree di riposo con spazi e terrazze aperte.

Gli architetti José Selgas e Lucía Cano hanno trasformato ben 6.500 mq dell’area complessiva in un giardino con 10.000 tra piante e alberi nel quale sono letteralmente immersi 60 uffici individuali di forma ovoidale tipo-bungalow di 4 dimensioni diverse. I materiali usati per la costruzione sono il vetro ed alcune resine plastiche: dagli uffici è dunque visibile il giardino da ogni lato. Essi sono inoltre aperti verso l’esterno grazie ad una fitta rete di camminamenti realizzati in legno e in cemento che li attraversano, collegandoli con le aree comuni con l’altro edificio preservato.

Il giardino è stato costruito sopra il lastricato del parcheggio ricoprendolo di un metro e mezzo di terra. Rispetto ai 60 nuovi uffici, il terreno circonda i vari bungalow fino all’altezza delle scrivanie: il risultato spettacolare è che chi lavora al loro interno ha la netta sensazione di essere completamente immerso nella flora e nella fauna del giardino, dove prospera una grande biodiversità.

Questa soluzione è un unicum che presenta straordinari vantaggi ambientali e psicologici per chi frequenta questi spazi:

  • L’area è diventata una vera e propria isola climatica nella quale c’è una naturale riduzione della temperatura ambientale sia esterna che interna ai vari uffici.
  • Le facciate trasparenti degli uffici hanno reso inutile prevedere una illuminazione artificiale interna, dato che il lavoro si svolge nelle ore di luce naturale.
  • Le aperture sulle facciate creano una ventilazione incrociata naturale e continua che ha evitato l’impiego di impianti di condizionamento climatico all’interno degli uffici.
  • Due cisterne da 140.000 litri raccolgono tutta l’acqua necessaria per l’irrigazione continua dell’area verde e per gli usi interni. L’apporto liquido viene dalle acque piovane e dalla filtrazione di quella non utilizzata che altrimenti andrebbe perduta.

Infine, sempre nella filosofia dell’ufficio che “entra” nel giardino (e non viceversa), sono stati previsti numerosi vasi con piante all’interno degli ambienti; le specie sono state scelte secondo i più avanzati criteri di green interior design e di biofilia al fine di generare quanto più benessere psicologico possibile ai frequentatori degli spazi.

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