La percezione soggettiva del colore

Il colore è un mezzo potente che influenza i sentimenti, preferenze e processi decisionali durante tutta la nostra vita. Negli ultimi decenni, grazie alle neuroscienze, si è compreso più nel dettaglio come vengano effettivamente processate le informazioni e come queste influiscano sulle scelte.

Lo stesso progettista Frank H. Mahnke, sosteneva senza alcuna ombra di dubbio l’impatto enorme che il colore ha sul nostro umore, quantificando come “fino all’84% di quello che sentiamo è definito in qualche modo dalle cromie che ci circondano”.

Quindi, si può dire che il colore non sia solo decorazione, ma vera e propria emozione.

Per questo il suo inserimento in luoghi e progetti non è da sottovalutare, e richiede competenze che vanno al di là di quelle del design tradizionale per un utilizzo che voglia raggiungere una personalizzazione degli ambienti rivolta esclusivamente al benessere psicofisico del cliente e alle sue esigenze più profonde.

Grazie alle neuroscienze sappiamo e possiamo approfondire come il nostro sistema nervoso sia influenzato da tutto ciò che facciamo, ad esempio, il sentirsi al sicuro o in pericolo: nessuno di noi presenta la stessa risposta in caso di pericolo poiché nessuno di noi ha la stessa esperienza di sicurezza percepita.

La stessa cosa vale per i colori: essendo il primo stimolo della vista ad essere decodificato, si fanno carico di informare il cervello di riportare alla memoria la rilevanza di quegli stimoli raccolti.

Se il ricordo è positivo la nostra risposta sarà di rilassamento e piacevolezza, se il ricordo è negativo allora ci sentiremo a disagio e contratti.

La color consultant Raluca Andreea Hartea, fondatrice di RAH colours, imposta la sua ricerca proprio sull’intersezione tra psicologia e cromie, e indaga il colore nei suoi aspetti più soggettivi, come attivatore di ricordi e sentimenti per creare ambienti di benessere.

Il colore” dice Raluca Andreea, “è in grado di fare da ponte tra un particolare momento vissuto nella nostra vita e rievocarne la sensazione, positiva o negativa. Non siamo mai indifferenti a una determinata cosa, e diventarne consapevoli è un bel passo per costruire un rapporto armonico tra il nostro sentire e il mondo in cui scegliamo di vivere”.

Come misurare quindi la percezione del colore dal punto di vista soggettivo?

Dove per percezione si intende il processo attraverso il quale il cervello seleziona, organizza e interpreta le sensazioni, con la consapevolezza che ogni persona interpreta gli stimoli in modi diversi basandosi su quello che ha imparato, sulla memoria, sulle emozioni e sulle aspettative.

Tutti nasciamo con la stessa predisposizione a percepire quello che ci circonda nello stesso modo in quanto parte della stessa razza umana. Tuttavia, nel momento in cui viviamo e i fattori ambientali vengono a contatto con quelli culturali e personali… è lì che si crea l’unicità del modo in cui ognuno di noi interpreta il mondo esterno.

Puoi misurare questa percezione tramite:

  • Questionari

L’utilità dei questionari risiede nella loro capacità di fare emergere risposte condizionate dalla cultura, dalla religione, dalle mode, e da tutto ciò che accomuna i gruppi.

In questo modo, tramite test logici e consapevoli (siccome le domande non bypassano mai il nostro inconscio) potrai portare avanti ricerche che comprendano informazioni utili a livello generale.

 

  • Test di associazione implicita

 

I test di associazione implicita invece sono uno strumento particolarmente interessante siccome hanno la forza che i questionari non hanno: bypassano la logica.

Utilizzati particolarmente nel marketing, valutano la forza di associazione tra concetti senza essere influenzati da problemi di desiderabilità sociale (le mode e i trend del momento), e avvalendosi solo dei tempi di reazione al di fuori del controllo cosciente di ognuno di noi.

Photo credit RAH Colours

In un’era come quella che stiamo vivendo, in cui la casa ha acquisito un ruolo centrale nell’esistenza di tutti i giorni tra vita quotidiana e lavoro, è chiaro che comprendere il peso emotivo del colore è fondamentale per lavorare sul well-being fornito dagli ambienti.

Per aiutare architetti, progettisti e interior designer a sviluppare un approccio human-oriented che riesca a identificare e inquadrare l’identità cromatica dei propri clienti, MEM ha creato il corso Identità cromatica: cos’è e come usarla, tenuto dalla color consultant Raluca Andreea Hartea, per creare progetti e spazi ad hoc con l’uso personalizzato del colore.

Tra oggettività e soggettività, tra trend e psicologia, l’invito è quello di continuare a sviluppare un’educazione cromatica per il tuo benessere e una maggiore consapevolezza.