L’importanza del linguaggio nel metodo Montessori

Maria Montessori dona da sempre chiavi fondamentali per incoraggiare i piccoli di casa a condurre una vita indipendente e stimolante. Per farlo, si avvale di materiali affascinanti che, pur avendo uno scopo strettamente educativo, vengono rielaborati in giochi che possano appassionare e incuriosire il bambino.

Al centro del pensiero montessoriano, infatti, vi è proprio lui: è libero di essere se stesso, di scoprire il mondo seguendo i suoi tempi, senza obiettivi da raggiungere a tutti i costi.

Ogni bambino è diverso dall’altro e Maria Montessori mette in luce proprio questo aspetto. Tuttavia, non bisogna dimenticare il ruolo dell’adulto che non costringe, ma sostiene.

Come invitare il tuo bambino alla lettura? Come puoi stimolare il linguaggio con i libri?

Il metodo Montessorimolta importanza alla lettura, infatti è attraverso il libro che il bambino non apprende solo l’ascolto, ma arricchisce il suo vocabolario, entra in relazione con il lettore e crea legami importanti grazie alla condivisione e all’empatia.

I libri aiutano i più piccoli anche ad immedesimarsi, e attraverso la loro lettura si possono introdurre tematiche importanti per la crescita.

Non dimentichiamo però che l’adulto non impone e non obbliga, ma accompagna e aspetta, per permettere al bambino di raggiungere le conoscenze da solo.

L’adulto è presente per sostenerlo senza interferire, e senza dare subito la soluzione: ascolta e accoglie per dare sicurezza al bambino e sviluppare così la sua autonomia.

Ogni bambina e ogni bambino è diverso e per questo deve essere supportato nella propria crescita seguendo i interessi e personali capacità.

Quando si parla di sviluppo per il metodo Montessori non si possono tralasciare i concetti di indipendenza ed esperienza: per imparare, il bambino deve fare, provare e tentare, ripetendo la stessa azione per tutte le volte che vuole.

Maria Montessori da molta importanza alla mano, che lei chiama organo dell’intelligenza. Infatti, è solo attraverso l’azione diretta e la pratica che il bambino interiorizza i vari aspetti del mondo.

È da qui che si fonda quindi l’importanza dell’utilizzo dei sensi, e non a caso il materiale scientifico ideato da Maria Montessori non solo è posto sottoforma di gioco, ma viene chiamato materiale sensoriale, proprio perché pensato per sfruttare al massimo i sensi del bambino.

Ecco quindi che il bambino deve vivere l’esperienza, deve toccare, annusare e vedere. Deve fare tesoro di tutti i suoi sensi per svolgere un’attività, così da permettere alla propria mente di interiorizzare un concetto, seppur astratto che sia.

Montessori chiama la mente del bambino mente assorbente, una mente capace di assorbire cioè, letteralmente e in maniera del tutto naturale, gli stimoli provenienti dall’ambiente circostante.

I periodi sensitivi vanno dai 0 ai 6 anni, e sono quelle fasi in cui il bambino è predisposto ad apprendere in maniera spontanea e senza alcuno sforzo determinate competenze e abilità.

Ogni occasione deve poter essere vissuta quindi, perché un’occasione persa è persa per sempre. La conoscenza di questi periodi sensitivi può essere sfruttata per la programmazione di attività particolari, o per una tua maggiore consapevolezza nel supporto della crescita del tuo bambino.

I periodi sensitivi sono:

  • periodo sensitivo dell’ordine (dalla nascita ai 3 anni)
  • periodo sensitivo del movimento (dalla nascita ai 4 anni)
  • periodo sensitivo dell’amore per l’ambiente (dalla nascita ai 6 anni)
  • periodo sensitivo del linguaggio (dalla nascita ai 6 anni)

 

Da questa suddivisione si percepisce come il periodo sensitivo del linguaggio sia uno dei più duraturi, e anche uno dei più importanti.

Infatti, il bambino sperimenta e assimila il linguaggio fin da subito, lo percepisce a livello inconscio direttamente dall’ambiente che vive. Come adulto, il tuo compito è ascoltare e sostenere il bambino in questo naturale processo, senza sostituirti a lui nel parlare, ma semplicemente fornendogli un aiuto chiaro e un lessico ricco di vocaboli.

“Il linguaggio è l’espressione di un accordo fra un gruppo di uomini, e può essere compreso solo da quelli che hanno convenuto di rappresentare determinate idee mediante determinati suoni. Altri gruppi hanno adottato altri suoni per rappresentare le stesse idee e gli stessi oggetti: e così il linguaggio diviene una barriera che separa un gruppo dall’altro mentre accomuna i membri di uno stesso gruppo. È lo strumento necessario per lo sviluppo di un pensiero comune.”

Maria Montessori

Essendo dunque la lettura una delle attività più valide per il corretto sviluppo del linguaggio, ne deriva che i libri siano lo strumento su cui concentrarsi.

Quali sono le caratteristiche che devono avere i libri nel metodo Montessori?

Grande attenzione è riposta nelle immagini, che devono essere quanto più reali possibile: Montessori dava molta importanza a questo aspetto, perché i bambini necessitano di conoscere la realtà per scoprire il mondo. Per la fantasia vi è sempre tempo!

Inoltre, per sviluppare tutti i sensi del bambino sono utili i libri in materiali che non siano strettamente legati alla carta. Un libro in legno, ad esempio, è perfetto: il legno è un materiale vivo, e il bambino attraverso il tatto può percepire tutto il suo calore.

Il tuo piccolo ha così la possibilità di seguire il proprio normale sviluppo, senza lasciare indietro interessi, capacità e competenze: il bambino ha bisogno di provare, tentare, vivere e assorbire il mondo che lo circonda.

Per chi vuole acquisire le conoscenze necessarie per applicare correttamente il metodo Montessori nell’attività di lettura e accompagnare al meglio la crescita del proprio bambino, MEM propone il laboratorio pratico “La libreria Montessori” con l’educatrice Serena Molossi.

Scoprirai quali libri scegliere e perché, come organizzare l’angolo lettura, e concluderai il laboratorio proprio con la realizzazione di un piccolo libro in legno per il tuo bambino, il suo primo materiale montessoriano!