MEM: una parola che racchiude una casa

MEM nasce il 13 gennaio del 2020 da un gruppo di professioniste che, da sempre, sentono il tema dell’abitare come fulcro del proprio benessere personale. 

Persone che hanno fatto della casa il luogo in cui vivere ma, soprattutto, affondare le radici del loro impegno professionale per creare, con consapevolezza e amore, spazi dove sentirsi realmente a casa.

Fotografe, product designer, copywriter, progettiste e addette marketing si sono unite per dar vita a un progetto che stimolasse riflessioni e rispondesse a bisogni a lungo percepiti nel profondo ma poco esplicitati: vivere spazi che ci rappresentassero, dove stare senza esitare. 

A maggio 2020, è partita una piccola ricerca attraverso un’intervista semi-strutturata in profondità, coinvolgendo un gruppo di volontari per comprendere come e se avessero modificato la propria casa durante il primo periodo di isolamento da Covid-19.

Un momento che tutti ricordiamo, durante il quale siamo stati sopraffatti da nuove emozioni che, conseguentemente, hanno generato nuovi bisogni fisici e psicologici.

Dall’analisi, è emerso che il 97% degli intervistati ha apportato modifiche più o meno sostanziali ai propri spazi abitativi per motivazioni e nelle modalità più disparate e creative, applicate secondo le possibilità concrete a disposizione. Un unico obiettivo comune: creare un luogo che rispondesse alle nuove esigenze dettate dal vissuto del periodo storico in corso. Illuminante!

Filtrando le risposte degli intervistati e le parole chiave utilizzate, è apparso un nuovo disegno: tutti cercavano uno spazio sicuro e la necessità di organizzare, plasmare, gettare o sostituire oggetti e complementi in casa. 

Immagine di Francesca Bianchelli

La casa è, infatti, una componente fondamentale non solo di un Buon Abitare ma soprattutto di una Buona Vita, e modellarla implica porsi delle domande, su chi siamo, che cosa vogliamo e chi aspiriamo diventare. 

Il progetto MEM è cambiato e cresciuto grazie a ricerche e confronti con terapeuti, psicologi ambientali, architetti e consulenti. Nel tempo, si è manifestata l’esigenza di creare un contenitore che comunicasse sia al privato – alla ricerca di luoghi in cui sentirsi protetto e al sicuro – sia a professionisti che volessero ampliare le loro competenze con approcci trasversali e innovativi.

MEMHOME parla al cuore di tutti noi. 

Desidera sensibilizzare, informare e supportare chi sta ristrutturando casa o senta la necessità di migliorarla attraverso l’implementazione di aree verdi, l’utilizzo del colore o una buona organizzazione dello spazio domestico, con particolare attenzione ai bisogni di tutti gli abitanti, dai più grandi ai più piccoli. 

MEMARCH risponde alle esigenze dei professionisti  

Architetti, ingegneri, interior designer, arredatori, paesaggisti, professional organizer, home stager, agenti immobiliari e studenti di architettura o design, sono sollecitati a progettare spazi residenziali e ad alta frequentazione seguendo un approccio trasversale e multi disciplinare. 

Terapeuti, consulenti, psicologi, educatori che hanno scelto lo spazio per la loro ricerca professionale e di vita, condividono il loro know-how e la loro competenza nella creazione di spazi che rispecchino le esigenze fisiche, psicologiche ed emotive dei propri committenti. 

Immagine di Francesca Bianchelli

MEM investe sull’essere umano creando partnership e collaborazioni con professionisti dell’abitare uniti da una visione: accompagnare l’individuo verso ad un abitare consapevole.

Una visione racchiusa in tre parole: Mind_Emotion_Movement, pilastri fondamentali e chiavi di lettura indispensabili per (ri)scoprire il nostro sentire più profondo attraverso l’esplorazione dello spazio che ci circonda.

MEM è un viaggio verso un nuovo concetto di casa.
 Una casa che ci rappresenti davvero.
Una casa dove scrivere la nostra storia, ogni giorno.