Dal laboratorio all’innovazione: la trasformazione della Scuola Rodari con Construction&Therapy

Oggi vi proponiamo un progetto di restyling particolarmente interessante, un laboratorio che ha portato innovazione e trasformazione della Scuola Rodari con Construction&Therapy. Ne ha parlato con noi Maria Pia Vidoli, senior project manager e collaboratrice MeM.

La Scuola

La scuola comunale dell’infanzia G. Rodari, fondata nel 1972, si impegna a promuovere lo sviluppo dell’identità, delle autonomie, delle competenze e della cittadinanza nei bambini e nelle bambine dai 3 ai 6 anni. Questo servizio educativo si basa su una rete di relazioni interconnesse tra bambini, famiglie e territorio, ispirandosi a idee e valori che guidano il suo progetto educativo. Adotta approcci interdisciplinari innovativi all’educazione, con particolare attenzione all’approccio progettuale e all’influenza dell’esperienza di Loris Malaguzzi e delle scuole reggiane. È un centro di sperimentazione e innovazione, in stretta collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e altre esperienze educative del territorio. La scuola offre tre sezioni di età omogenea per un totale di 75 bambini e bambine (sezioni 3/4 anni, 4/5 anni e 5/6 anni), ciascuna composta da 25 discenti e due insegnanti.

Riqualificazione della Scuola Comunale dell’Infanzia G. Rodari: Un approccio interdisciplinare per uno spazio alla creatività multidisciplinare

Il progetto di riqualificazione della Scuola Comunale dell’Infanzia G. Rodari è stato concepito come un percorso di formazione interdisciplinare rivolto ai bambini e alle bambine, alle famiglie e agli operatori e operatrici della scuola. Fondato sull’esperienza del costruire insieme, il suo obiettivo primario era trasformare l’Atelier di arti visive preesistente in uno spazio di libera creatività multidisciplinare. La riqualificazione è stata guidata dal modello di processo costruttivo noto come Construction&Therapy, sviluppato durante la mia ricerca di dottorato presso la University of Strathclyde di Glasgow, Regno Unito.

Interventi di counseling, psicomotricità, arte-terapia e laboratori artistici sono stati sinergicamente integrati nel processo di Construction&Therapy applicato alla scuola Rodari. Coinvolgendo tutti i soggetti che vivono la realtà della scuola e il personale professionale coinvolto nel progetto, tra cui ricercatori e artigiani locali, il progetto è stato strutturato come un percorso di formazione interdisciplinare basato sull’esperienza del costruire insieme.

L’approccio terapeutico adottato non mirava a trattare specifiche patologie, ma piuttosto a creare condizioni di benessere per e tra i soggetti che frequentano la scuola. La metodologia di progettazione ha seguito un modello di “reversed sequence“, partendo dalle abilità relazionali ed emotive per arrivare a competenze pratiche e cognitive. Questo approccio ha permesso di apprendere “facendo” e ha favorito lo sviluppo di competenze scientifiche e cognitive attraverso l’esperienza pratica.

Uno degli obiettivi chiave di Construction&Therapy presso la scuola Rodari era quello di stimolare le capacità progettuali e realizzative dei partecipanti, consentendo loro di esplorare i propri bisogni in relazione agli spazi e alle strutture della scuola stessa. Sono stati coinvolti percorsi interdisciplinari come psicomotricità, educazione musicale e laboratori di artigianato creativo condotti da psicologi e counselor.

La fase di costruzione del progetto Rodari è stata gestita direttamente dalla ditta Messori Arredamenti di Scandiano (RE), Italia. Scelta per la sua maestria artigianale e l’attenzione al riciclaggio dei materiali, l’azienda ha utilizzato una combinazione di tecniche artigianali e moderne per realizzare gli elementi del progetto. La costruzione secondo il modello Construction&Therapy ha offerto l’opportunità di sperimentare un approccio collaborativo multidisciplinare all’interno di una struttura pedagogica municipale.

Il progetto ha fornito una base per ulteriori interventi di miglioramento e sviluppo della Scuola Comunale G. Rodari e ha promosso un nuovo approccio centrato sulla persona nel campo del design degli interni e delle costruzioni pubbliche.

Attività di Construction&Therapy presso la Scuola Rodari

L’applicazione di Construction&Therapy presso la Scuola Rodari è stata organizzata durante gli anni scolastici 2014/2015 – 2015/2016, coinvolgendo un totale di 7 insegnanti di ruolo, 3 educatrici di sostegno e 4 ausiliarie. La maggior parte delle attività si è concentrata sulla sezione dei bambini e bambine dai 4 ai 5 anni, per un totale di 25, alcuni dei quali con disabilità sensoriale, psicologica o comportamentale.

I percorsi hanno avuto inizio al di fuori dello spazio designato come “Atelier” (che sarebbe stato oggetto di modifiche attraverso il progetto di costruzione), per poi gradualmente spostarsi all’interno. Questo approccio ha permesso ai partecipanti di concentrarsi prima su se stessi e sulle proprie emozioni, per poi applicare questa consapevolezza durante la fase di costruzione.

Nel novembre 2015 è iniziata la fase di mockup e costruzione, durante la quale i bambini hanno visitato la falegnameria Messori per spiegare le loro idee e chiedere consigli su come realizzarle. L’architetto Michele e gli artigiani Francesca e Davide hanno illustrato il processo di lavorazione del legno e mostrato ai bambini e alle bambine come poter trasformare un tronco in vari oggetti o strutture utilizzando macchinari e attrezzi appropriati. I bambini e le bambine sono stati attivi e partecipi durante la visita, facendo domande e sperimentando direttamente alcuni strumenti.

Durante il processo di progettazione partecipata, Pia e Michele hanno tenuto vari incontri per discutere insieme i risultati emersi. Nel frattempo, presso la scuola, è stato realizzato un mockup utilizzando cartoni e materiali di recupero nell’area designata per la trasformazione dell’Atelier in uno “spazio di libera creatività“.

Inoltre, è stata organizzata una riunione con i genitori per discutere la costruzione. Durante questo incontro, i genitori hanno avuto l’opportunità di disegnare e esprimere le loro idee su cosa e come desideravano che venisse costruito, e si sono offerti di partecipare attivamente alla costruzione stessa collaborando con Michele Messori.

Pia e Michele hanno poi tenuto un summit durante il quale è stata elaborata una bozza di progetto di interior design per la riqualificazione.

Il momento in cui i materiali per la costruzione sono stati trasportati dalla falegnameria al laboratorio è stato carico di emozione per tutti i partecipanti, segnando l’inizio della vera fase di costruzione.

Le bambine e i bambini, con l’assistenza di Michele e Davide Messori, hanno iniziato ad assemblare le varie parti degli elementi di interior design da loro creati. Utilizzando gli elementi preparati le competenze acquisite durante l’esperienza nel laboratorio di costruzione, i bambini e le bambine hanno montato la struttura utilizzando viti e utensili. Durante questo processo, hanno condiviso conoscenze, osservato attentamente le parti, utilizzato gli attrezzi e collaborato per raggiungere obiettivi comuni. Il coinvolgimento attivo ha favorito lo sviluppo di atteggiamenti responsabili e consapevoli, dimostrando l’efficacia della sinergia tra il processo di costruzione e la crescita personale.

Anche i genitori e gli insegnanti hanno partecipato attivamente alla costruzione, occupandosi delle parti più complesse.

Durante la fase di costruzione, la struttura è stata trasformata radicalmente, con la parte più significativa dell’intervento che ha creato uno spazio aperto verso il parco esterno. Utilizzando materiali naturali che si integravano armoniosamente con l’ambiente circostante, lo spazio ha assunto una nuova identità, diventando un laboratorio creativo multidisciplinare.

Il processo di costruzione è iniziato a marzo e si è concluso alla fine di giugno 2016. Alla fine della costruzione, lo spazio atelier è stato trasformato in un ambiente stimolante e versatile, come dimostrato dalle immagini di confronto tra l’aspetto precedente e quello successivo all’intervento.

 

Maria Pia Vidoli è laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Parma e ha conseguito il dottorato in architettura presso l’Università di Strathclyde di Glasgow. Come membro dell’UDSU (Urban Design Studies Unit) e in collaborazione con varie istituzioni accademiche internazionali, ha sviluppato il processo costruttivo “Construction & Therapy”.

La sua ricerca si concentra su processi costruttivi per il design interno ed esterno applicati alla riqualificazione e a progetti legati a O.N.G. E’ coautrice di diversi articoli e libri nel campo dell’architettura e del design urbano, tra cui “Construction and Therapy: an integrated approach to design build”. La sua esperienza accademica e professionale le ha permesso di sviluppare capacità di progettazione, coordinamento di eventi e collaborazione con enti locali e internazionali per l’innovazione degli spazi e il miglioramento delle comunità.

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