Progettare in BIM: sapevi che tra 2 anni in Italia sarà obbligatorio?

Cos’è il BIM?

BIM è l’acronimo di Building Information Modeling, un approccio complessivo alla pianificazione, realizzazione, gestione e demolizione di costruzioni che consente un notevole risparmio sui tempi e sui costi di progettazione, realizzazione ed eventuale demolizione di un’opera.

Questa metodologia prevede l’uso di un unico sistema digitale di modelli 3D al posto dei disegni di progetto separati, favorisce la collaborazione tra le figure coinvolte nell’intero ciclo di vita di unopera (architetti, ingegneri, appaltatori, operai edili, produttori di materiali e componenti) e assicura l’accesso a informazioni sempre aggiornate, riducendo al contempo la percentuale di errori e il numero di modifiche.

 

Il BIM-Building Information Modeling (in italiano Modellizzazione delle Informazioni di Costruzione), è stato definito dal National Institute of Building Sciences (NIBS) come la “rappresentazione digitale delle caratteristiche fisiche e funzionali di un oggetto“. E’ una tecnologia che permette di creare un modello informativo, multidisciplinare e condiviso, contenente tutte le informazioni utili in ogni fase della progettazione: disegni tecnici, geometria dell’edificio, localizzazione geografica degli oggetti, proprietà dei materiali, caratteristiche termiche, prestazioni energetiche, impianti, sicurezza, manutenzione e demolizione.

 

Il BIM model è quindi un nuovo modo di lavorare, che utilizza la tecnologia digitale per facilitare la gestione del progetto e migliorare il controllo del processo di costruzione, la collaborazione interdisciplinare, la comunicazione tra le parti e la gestione del rischio.

Il risultato è una rappresentazione digitale e tridimensionale delle opere edili e dei relativi servizi, che in inglese prende il nome di “digital twin” (gemello digitale).

 

Il B.I.M. si applica solo al settore edilizio?

No, il Building Information Modeling è impiegato anche nell’ambito del cosiddetto “facility management” (o gestione delle strutture), la disciplina aziendale che coordina lo spazio fisico di lavoro con le risorse umane e l’attività propria dell’azienda.

Integra i princìpi della gestione economica e finanziaria dazienda, dell’architettura e delle scienze comportamentali e ingegneristiche. 

 

Il B.I.M. in Italia: leggi e obblighi

L’adozione della metodologia BIM in Italia è stata inizialmente una iniziativa totalmente privata, ma di recente è stata oggetto di una nuova legislazione (D.M. 560/2017) e di una normativa tecnica (UNI-11337) che sta facendo scuola in Europa.

Il Decreto prevede che a partire dal 2019 sia obbligatorio l’utilizzo del BIM per le opere definite “complesse”, ossia con importi uguali o superiori ai 100 milioni di euro. Tale soglia si riduce annualmente fino al 2025, quando è prevista l’adozione per tutte le opere.

Dal punto di vista tecnico, invece, nell’ultimo triennio l’Italia ha notevolmente sviluppato la UNI-11337 che per prima approfondisce le figure professionali previste dal BIM.

Tale norma definisce competenze, compiti e responsabilità dei professionisti coinvolti nell’intero processo.

Le 4 professionalità previste dalla nuova normativa tecnica:

  1. BIM Specialist

E’ l’operatore avanzato della gestione informativa, agisce all’interno delle singole commesse ed opera tramite determinate procedure digitalizzate. E’ il soggetto che possiede la capacità operativa sugli specifici software traducendo e trasferendo in termini digitali le competenze disciplinari, collaborando attivamente con gli altri Specialist disciplinari e a supporto del BIM coordinator (vedi il punto 2). Inoltre, analizza i principali contenuti del capitolato e del piano di gestione informativa al fine di operare in accordo con essi.

  1. BIM Coordinator

E’ il coordinatore dei flussi informativi di commessa, opera secondo le indicazioni del BIM Manager  (vedi il punto 3) come garante dellefficienza e dell’efficacia dei processi digitalizzati. Rappresenta la figura che esamina o concorre a redigere il capitolato informativo e il piano di gestione informativa, a seconda del caso, e configura i flussi di lavoro digitale all’interno dell’ambiente di condivisione dei dati.

  1. BIM Manager

E’ il gestore dei processi digitalizzati. A livello organizzativo coordina la digitalizzazione dei processi adottati definendo le regole e le procedure per la gestione informativa, la strutturazione dei modelli e degli ambienti di collaborazione, i modelli di configurazione dei flussi di lavoro che il BIM Coordinator deve mettere in atto. È il soggetto preposto a valutare le prestazioni raggiunte proponendo, quando necessario, azioni preventive e correttive. Supervisiona le commesse in corso e, a livello della singola commessa, si occupa di formalizzare gli aspetti contrattuali e di redigere il capitolato informativo.

  1. CDE Manager

E’ il gestore dellambiente di condivisione dei dati (acDAT), si occupa di relazionare i contenuti informativi dei modelli con altri dati (digitali o digitalizzati successivamente) gestendone lo scambio e l’archiviazione allo scopo di assicurare l’univocità, la tracciabilità, la coerenza e l’inter-operabilità delle informazioni. Rappresenta il soggetto responsabile della correttezza e tempestività dei flussi informativi, oltre che della protezione delle informazioni e della proprietà intellettuale delle stesse, in accordo con la strategia definita dal BIM Manager.

 

Chi certifica i progetti e chi riconosce ufficialmente le varie competenze professionali?

Il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di professionisti, che di fatto ingloba l’intero settore delle costruzioni, comporta la necessità di verificare e validare le competenze professionali al fine di garantire la qualità del processo.

La certificazione individuale, allo scopo di provare la propria conformità al ruolo, rappresenta un forte valore aggiunto sia per la partecipazione a bandi di appalti pubblici, sia come garanzia di qualità del proprio operato professionale.

L’ICMQ, Istituto di Certificazione e Marchio Qualità per prodotti e servizi per le costruzioni, è un’associazione senza fini di lucro alla quale aderiscono numerose associazioni di categoria di tutta la filiera delle costruzioni. E’ un organismo indipendente che si occupa di certificazioni nel settore delle costruzioni offrendo la possibilità ai professionisti BIM di validare le proprie competenze ottenendo il riconoscimento del proprio ruolo.

La certificazione è rilasciata a seguito di un esame il cui accesso è subordinato al possesso di capacità tecniche ed informatiche adeguate, oltre a comprovata esperienza nel settore. La certificazione viene confermata per 5 anni con cadenza annuale dall’Ente, attraverso la valutazione di documentazione attestante il mantenimento delle competenze. Scaduto il periodo, i professionisti debbono sostenere un ulteriore esame orale.

La certificazione delle proprie competenze è una scelta strategica che distingue dai competitor, garantisce a tutti gli stakeholder la qualità della propria esperienza professionale secondo gli standard normativi, viene riconosciuta alle gare pubbliche con un vantaggio sul punteggio.