House of screens, la casa degli schermi

Continuiamo il nostro viaggio intorno al mondo alla ricerca di soluzioni architetturali interessanti, biofiliche, ecosostenibili, originali, persino “vertiginose”!

In questo articolo del blog di #MEM approdiamo a Quezon, nelle Filippine, per descrivere il progetto sviluppato nel 2022 dagli architetti del PXP Design workshop Co. di Makati City e dagli architetti paesaggisti della Plontur di Pasig City, sempre nell’Arcipelago del Sud-Est asiatico.

I committenti sono una coppia di uomini d’affari con i loro due figli che frequentano entrambi il College. Il progetto riguarda una seconda casa che rispondesse alle loro aspettative familiari sia in termini economici che, soprattutto, in termini di vivibilità quotidiana. Per questo lo Studio di architettura PXP ha proposto loro un’atmosfera tropicale contemporaneamente reattiva e rilassante, dotata di ampissimi spazi.

Su queste basi è stata scelta la località di Quezon, è stata individuata l’area di fabbricazione, è stata decisa l’ampiezza della superficie complessiva da realizzare (700 mq su tre piani), è stato costruito un progetto che fosse biofilico in ogni suo aspetto e soluzione.

Il lotto su cui sorge la “House of Screens” è di forma rettangolare, ha un dislivello di circa 10 m complessivi, è delimitato su tre lati dal confine con i vicini, mentre il quarto si apre a ovest con vista su una serie di alberi lussureggianti piantati sul lato opposto della strada. Il clima della località è tipicamente tropicale con caldo intenso nell’arco della giornata.

 

“House of screens”, progetto interamente biofilico

Diverse le sfide progettuali da vincere:

  • Valorizzare totalmente la vista sul lato ovest salvaguardando al contempo la necessaria privacy interna delle varie stanze;
  • Limitare la penetrazione dei raggi solari garantendo anche un riparo dal caldo attraverso una ventilazione continua e preferibilmente naturale delle stanze;
  • Utilizzare materiali il più possibile naturali e locali scegliendo tra prodotti industriali personalizzati ed ecosotenibili e prodotti artigianali;
  • Creare raccordi a vista tra i 3 piani della casa (seminterrato/piano terra rialzato e secondo piano) e tra l’ambiente esterno di proprietà e gli interni.

“House of screens”, la realizzazione pratica 

Credits: Greg Mayo

Credits: Greg Mayo

Credits: Greg Mayo

Credits: Greg Mayo

Credits: Greg Mayo

La visuale degli alberi è stata garantita dall’orientamento di tutte le stanze verso ovest e dall’impiego di ampissime finestre a tutta altezza.

La privacy degli interni è stata ottenuta sopraelevando gli spazi principali della casa e utilizzando gronde molto estese insieme a una fitta serie di lamelle in tek locale. Questa soluzione permette una buona visuale dall’interno unita ad un efficace sistema di “brise-soleil” in grado di filtrare la luce del sole.

Le finestre “a schermo”, insieme all’impiego delle soluzioni in legno, permettono una adeguata ventilazione naturale dell’intera casa.

Tutti i mobili e molti degli accessori interni sono stati acquistati in loco da attività o artigiani del posto mentre i materiali di costruzione e di rivestimento sono prevalentemente naturali (pietra, marmo, legno, ghiaia).

Le sopraelevazioni e gli ambienti di raccordo contengono letti di ghiaia che ospitano una ricca e lussureggiante vegetazione; in questa maniera si crea una separazione visiva tra le varie stanze.

Sempre al fine di garantire la privacy degli abitanti, lo Studio PXP Design Workshop Co. ha scelto di mettere i locali di servizio nel piano seminterrato, quelli principali sul piano terra rialzato mentre quelli familiari e intimi al secondo piano.

Ogni piano contiene due aree, una per l’uso familiare e l’altra per eventuali ospiti; ognuna di queste aree ha propri locali accessori.

L’illuminazione, infine, sfrutta al massimo quella naturale attraverso tettoie di materiale trasparente opacizzato nelle zone di raccordo, che si aggiungono alla luce proveniente dalle ampissime finestre. Per le ore buie sono state scelte soluzioni di luce led diffusa o proiettata con adeguata alternanza di bianchi caldi (< 2000 K) e freddi (> 3000 K) sia all’interno che all’esterno.

Tutte le pareti esterne sono interamente ricoperte in legno o pietra.

TIRANDO LE SOMME…

Il risultato, come dimostrano le foto a corredo di questo articolo, è di una atmosfera senza tempo, rilassante, accogliente e stimolante insieme; il tutto obbedendo in pieno ai criteri della progettazione biofilica.

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