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psicologia dell’abitare Tag

“Abitare in fondo è abitarsi. Trovare una corrispondenza tra mura esterne e pareti interiori, liberarsi dal passato, riparare vecchie ferite. Scegliere finalmente qualcosa di esterno che ci protegga e che corrisponda a un bisogno intimo, ormai irrinunciabile.” [D.Caprioglio, “Nel cuore delle case” - Ed. Il Punto d’incontro (2013), p.149] Teresa, nome di fantasia dietro al quale si

Avete presente quando entrate in un posto e non sentite già l’ora di uscirne? O, viceversa, quando un altro vi inghiotte dal benessere e dalla familiarità che infonde? Ricordate quella domenica quando non avete fatto un emerito bel niente ma vi sentivate soddisfattissimi di averlo fatto perché il posto in cui siete andati in beato ozio vi ha restituito

Il #progettoMEM è un progetto sociale. Quindi, inevitabilmente, anche culturale. Permetteteci allora di aprire oggi una finestra “piccolo-filosofica” sul mondo dell’abitare. Scavando negli #archiviMEM ci siamo imbattuti in questo laboratorio concepito da Archivio RAMI, acronimo che sta per Rescued Archive Memories Initiative, la “creatura” dell’artista  romana (scrittrice, storyteller, ecc. ecc.) Sabrina Ramacci. La psicologia ambientale ci insegna che “ogni

Siamo invecchiati, siamo diventati tanti, siamo cambiati. Queste sono alcune delle ragioni che spingono le persone ad apportare delle modifiche più o meno sostanziali alla loro casa. Le nostre dimore si trasformano col passare degli anni, così come le nostre esigenze. Ma se scegliessimo invece di abitare in una casa flessibile? Un tempo ogni casa seguiva l’evoluzione della